AKATISTO AL DOLCISSIMO SIGNORE NOSTRO GESU' CRISTO
PRESENTAZIONE
L'inno «akatisto» (o «akafist» in russo) è una forma di preghiera molto usata dai cristiani di rito bizantino (russi, ucraini, greci, romeni, bulgari, serbi). Letteralmente «akatisto» significa inno che si canta non seduti, cioè stando in piedi. Ci sono diversi inni «akatisto» (recentemente la casa editrice cattolica di Bruxelles «Zizn' s Bogom» ne ha pubblicati 40), ma i principali sono quelli in onore del Salvatore, della Madre di Dio e di alcuni santi.
L'«akatisto»
in onore di Gésù Dolcissimo che qui pubblichiamo è uno dei più diffusi. Esso
viene attribuito a Teoctisto, monaco di Studion e contiene innumerevoli volte il
nome di Gesù, forse ispirato alla pratica molto diffusa nell'Oriente bizantino
della cosidetta «Preghiera di Gesù». Essa consiste nrell'incessante
invocazione da farsi quasi all'unisono col battito del cuore: «Signore Gesù
Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore». Di questa parlano sia la
«Filocalia» che «I racconti del pelle-grino russo».
Secondo
la struttura normale l'«akatisto» è composto di dodici strofe lunghe, di una
breve e di una preghiera finale. Le strofe lunghe sono divise in due parti, la
prima si chiama «kontakio» e contiene la parte dogmatica, la seconda si chiama
«ikos» ed esprime sentimenti di lode e ringraziamento a Dio, alla Madre di Dio
o ai santi ai quali è dedicato l'«akatisto». I cristiani orisentali conoscono
a memoria intere parti di questi inni, che godono perciò di molta popolarità.
Sono quindi espres-sioni sincere della fede popolare, anche se dense di
contenuto dogmatico. Stampando in italiano quest'inno a Gesù Dolcissimo ci
auguriamo di raf-forzare fra tutti i cristiani i vincoli che ci uniscono in
Cristo nella spe-ranza di abbassare le barriere che ancora ci dividono. N. C.
Condottiero
ardito e Signore, vincitore dell'inferno, poiché mi liberasti dalla morte
eterna, ti dedico questo inno di lode, io creatura e servo tuo: poiché tu hai
una misericordia indicibile, salva da tutti i mali me che ti invoco: Gesù,
Figlio di Dio, pietà di me.
Creatore
degli Angeli e Signore delle potenze, apri la mia mente incapace e la mia lingua
a lodare il tuo nome puris-simo, come una volta apristi l'orecchio e la lingua
a colui che era sordo e muto, e io con la mia voce ti possa così invocare:
Gesù
mirabilissimo, stupore degli Angeli:
Gesù
fortissimo, salvezza dei progenitori.
Gesù
dolcissimo, vanto dei patriarchi:
Gesù
gloriosissimo, sostegno dei re.
Gesù
amatissimo, adempimento dei profeti:
Gesù
venerabilissimo, saldezza dei martiri.
Gesù
silenziosissimo, gioia dei monaci:
Gesù
pietosissimo, dolcezza dei sacerdoti.
Gesù
misericordiosissimo, resistenza dei digiunanti:
Gesù
dolcissimo, tripudio dei santi tuoi simili.
Gesù
onorabilissimo, castità dei vergini:
Gesù
eternissimo, salvezza dei peccatori.
Gesù,
Figlio di Dio, pietà di me.
Vedendo
la vedova piangere amaramente, Signore, tu ti im-pietosisti, e il figlio di lei
che veniva condotto al sepolcro tu risuscitasti: così sii pietoso anche di me,
o amico degli uomini, e risuscita il mio spirito, reso morto dai peccati, che ti
invoca: Alleluia.
Con
l'intelletto Filippo voleva intendere ciò che non è intel-legibile, e disse:
Signore, mostraci il Padre. E tu a lui: da tanto tempo sei con me, e ancora non
hai capito, che il Padre è in me, e io sono nel Padre? Rinunciando a capire,
con ti-more ti invoco:
Gesù,
Dio eternissimo:
Gesù,
re fortissimo.
Gesù,
Signore pazientissimo:
Gesù,
salvatore misericordiosissimo.
Gesù,
custode mio buonissimo:
Gesù,
puliscimi dai miei peccati.
Gesù,
scaccia via le mie trasgressioni:
Gesù,
liberami dalle mie iniquità.
Gesù,
mia speranza, non abbandonarmi:
Gesù,
mio aiuto, non respingermi.
Gesù,
mio creatore, non dimenticarmi:
Gesù,
mio pastore, non lasciarmi perire.
Gesù,
figlio di Dio, pietà di me.
Con
la tua forza dall'alto, Gesù, avvolgesti gli Apostoli che sedevano in
Gerusalemme; avvolgi anche me, nudo di ogni opera buona, col tepore del tuo
Santo Spirito, così che con amore io ti possa cantare: Alleluia.
Essendo
ricco di misericordia, o Gesù, chiamasti a te i pub-blicani, i peccatori e i
pagani: non disprezzare neanche me, che a loro somiglio, ma come prezioso
balsamo accogli il mio canto:
Gesù,
forza invincibile:
Gesù,
bontà infinita.
Gesù,
bellezza splendente:
Gesù,
amore indicibile.
Gesù,
figlio del Dio vivo:
Gesù,
pietà di me peccatore.
Gesù,
ascolta me concepito nelle iniquità:
Gesù,
ripulisci me nato nei peccati.
Gesù,
istruisci me dissoluto:
Gesù,
illumina me ottenebrato.
Gesù,
purifica me corrotto:
Gesù,
raddrizza me caduto. Gesù, figlio di Dio, pietà di me.
Avendo
dentro una tempesta di pensieri dubbiosi, Pietro af-fondava. Vedendo te in
carne ed ossa, Gesù, camminante sulle acque, ti riconobbe vero Dio e, ricevuta
la mano della salvezza, disse: Alleluia.
Udendo
il cieco, che ti camminava accanto nella strada, Si-gnore, e camminando
implorava: Gesù, figlio di David, pietà di me: tu lo chiamasti e apristi i
suoi occhi. Illumina dunque con la tua bontà gli occhi interiori del cuore
anche a me, che ti invoco, e dico:
Gesù,
creatore degli angeli:
Gesù,
redentore degli uomini.
Gesù,
distruttore degli inferi:
Gesù,
ornamento di tutta la creazione.
Gesù,
consolatore della mia anima:
Gesù,
luce del mio intelletto.
Gesù,
gioia del mio cuore:
Gesù,
salute del mio corpo.
Gesù,
salvatore mio, salvami:
Gesù,
luce mia, illuminami.
Gesù,
tienimi lontano dai tormenti:
Gesù,
salva me indegno.
Gesù,
figlio di Dio, pietà di me.
Col
tuo sangue divino un giorno tu espiasti la nostra meri-tata maledizione, Gesù:
così toglici fuori dalla rete in cui il serpente ci ha invischiati con le
passioni terrene, con le lusin-ghe dissolutrici, con l'inerzia malvagia, e ti
possiamo cantare: Alleluia.
I
fanciulli ebrei avendo visto in una figura umana colui che con la sua mano aveva
creato l'uomo, e avendo capito che era il Signore per loro, s'affannarono a
festeggiarlo con i rami e cantavano osanna. Anche noi ti offriamo questo canto
dicendo:
Gesù,
Dio vero:
Gesù,
figlio di Davide.
Gesù,
re glorioso:
Gesù,
agnello immacolato.
Gesù,
pastore esemplare:
Gesù,
protettore della mia fanciullezza.
Gesù,
alimento della mia giovinezza:
Gesù,
lode della mia vecchiaia.
Gesù,
speranza della mia morte:
Gesù,
vita dopo la mia morte.
Gesù,
mio conforto al tuo tribunale:
Gesù,
mio desiderio, non coprirmi allora di vergogna.
Gesù,
figlio di Dio, pietà di me.
Adempiendo
le parole degli araldi teofori, apparisti sulla terra, Gesù; hai vissuto tra
gli uomini tu che nell'uomo non potevi essere contenuto, ci hai liberati dalle
nostre infermità: gua-riti così per opera delle tue piaghe, noi impariamo a
cantare: Alleluia.
Risplendette
l'universo per la luce della tua verità, fu scac-ciata la malizia diabolica:
gli idoli, non sopportando la tua forza, o Salvatore nostro, caddero: e noi,
avendo ricevuto la salvezza, ti cantiamo:
Gesù,
verità, che distruggi le finzioni diaboliche:
Gesù,
luce, che superi tutte le altre luci.
Gesù,
re, che sovrasti tutte le potenze:
Gesù,
Dio, che sei sempre misericordioso.
Gesù,
pane di vita, sazia me affamato:
Gesù,
fonte di intelletto, disseta me assetato.
Gesù,
abito di gioia, vesti me corruttibile:
Gesù,
mantello di allegrezza, copri me indegno.
Gesù,
che dai a chi chiede, dammi l'afflizione per i miei peccati:
Gesù,
acquisizione di coloro che cercano, acquisisci la mia anima.
Gesù,
che apri a coloro che bussano, apri il mio cuore misero:
Gesù,
redentore dei peccatori, purificami dalle mie iniquità.
Gesù,
figlio di Dio, pietà di me.
Sebbene
tu rivelasti il mistero che in tutti i tempi era stato celato, fosti condotto
come un agnello per essere ucciso, Gesù, come una pecora che sta muta davanti a
chi la tosa, e come Dio sei risorto dai morti, e con gloria sei asceso ai cieli,
e hai innalzato noi, che ti acclamiamo: Alleluia.
Mostrandosi
mirabile creatura apparve tra noi il nostro Crea-tore: senza seme fu concepito
da una Vergine, risorse dal sepolcro senza infrangerne i sigilli, entrò col suo
corpo là dove erano gli Apostoli a porte chiuse; di tutto ciò stupefatti,
cantiamo:
Gesù,
Parola innominabile:
Gesù,
Parola inconsiderabile.
Gesù,
Forza inattingibile:
Gesù,
Saggezza impensabile.
Gesù,
Divinità indescrivibile:
Gesù,
Potenza incalcolabile.
Gesù,
Regno invincibile:
Gesù,
Signoria illimitabile.
Gesù,
Fortezza altissima:
Gesù,
Potenza eterna.
Gesù,
Creatore mio, siimi favorevole:
Gesù,
Salvatore mio, salvami.
Gesù,
Figlio di Dio, pietà di me.
Avendo
visto un Dio prodigiosamente fattosi uomo, ci fac-ciamo estranei al mondo vano
e innalziamo la nostra mente alle cose di Dio: per questo Dio è sceso sulla
terra, per innal-zare fino ai cieli noi, che cantiamo a Lui: Alleluia.
Pur
essendo tutto quaggiù, colui che non può essere misurato non cessò di essere
nei cieli: spontaneamente scelse di sof-frire per noi e con la sua morte ha
ucciso la nostra morte: con la resurrezione ha donato la vita a noi che
cantiamo:
Gesù,
dolcezza del cuore:
Gesù,
fortezza del corpo.
Gesù,
splendore dell'anima:
Gesù,
prontezza della mente.
Gesù,
gioia della coscienza:
Gesù,
speranza vera.
Gesù,
memoria eterna:
Gesù,
lode altissima.
Gesù,
mia gloria suprema:
Gesù,
mio desiderio, non respingermi.
Gesù,
mio Pastore, cercami:
Gesù,
mio Salvatore, salvami.
Gesù,
Figlio di Dio, pietà di me.
Tutte
le nature angeliche incessantemente glorificano il tuo nome santissimo nei
cieli, Gesù, cantando Santo, Santo, Santo: anche noi peccatori sulla terra con
le nostre bocche periture cantiamo: Alleluia.
Gli
oratori più sapienti ti guardano come se fossero pesci muti, o Gesù Salvatore
nostro: non sono in grado di dire come tu sia un Dio immutabile e insieme un
uomo perfetto; noi, stu-pefatti del mistero, cantiamo con fede:
Gesù,
Dio sempiterno:
Gesù,
re dei regnanti.
Gesù,
signore dei governanti:
Gesù,
giudice dei vivi e dei morti.
Gesù,
speranza dei disperati:
Gesù,
consolazione degli afflitti.
Gesù,
gloria dei miseri:
Gesù,
non giudicarmi per le mie azioni.
Gesù,
purificami per la tua benevolenza:
Gesù,
scaccia da me l'abbattimento.
Gesù,
illumina i pensieri del mio cuore:
Gesù,
dammi il ricordo della morte.
Gesù,
Figlio di Dio, pietà di me.
Volendo
salvare il mondo, nascesti da Oriente per giungere sino al buio Occidente,
assumesti la nostra natura, ti umilia-sti fino alla morte: perciò il tuo nome
è glorificato più spesso di ogni altro nome e da tutti gli esseri celesti e
terreni tu ascolti: Alleluia.
Re
eterno, Consolatore, Cristo vero, mondaci da ogni turpitu-dine, così come
mondasti i dieci lebbrosi, guariscici come guaristi l'animo avaro di Zaccheo il
pubblicano: teneramente ti imploreremo, chiamandoti:
Gesù,
tesoro incorruttibile:
Gesù,
ricchezza inesauribile.
Gesù,
nutrimento robusto:
Gesù,
fonte improsciugabile.
Gesù,
vestimento dei poveri:
Gesù,
difensore delle vedove.
Gesù,
protettore degli orfani:
Gesù,
aiuto dei sofferenti.
Gesù,
guida dei pellegrini:
Gesù,
nocchiero dei naviganti.
Gesù,
pace degli impetuosi:
Gesù,
Dio, solleva me caduto.
Gesù,
Figlio di Dio, pietà di me.
Un
canto tenerissimo ti dedico, io indegno, ti imploro come la Cananea: Gesù, pietà
di ,me: io non ho una figlia, ma un corpo posseduto da passioni perverse, da un
furore accecante: dai la guarigione a chi ti invoca: Alleluia.
O
lume datore di luce a quanti sono nelle tenebre della stol-tezza, Paolo prima
ti perseguitava, ma tu gli infondesti la for-za della voce che fa conoscere Dio
e illuminasti l'acutezza della sua mente: così illumina anche i ciechi occhi
della mia mente, di me che ti invoco:
Gesù,
mio Re fortissimo:
Gesù,
mio Dio potentissimo.
Gesù,
mio Signore immortalissimo:
Gesù,
mio Creatore gloriosissimo.
Gesù,
Maestro mio buonissimo:
Gesù,
Pastore mio generosissimo.
Gesù,
Sovrano mio benevolissimo:
Gesù,
Salvatore mio misericordiosissimo.
Gesù,
illumina i miei sentimenti, offuscati dalle passioni:
Gesù,
guarisci il mio corpo, incadaverito dai peccati.
Gesù,
purifica la mia mente dai pensieri vani:
Gesù,
proteggi il mio cuore dalle bramosie malvage.
Gesù,
Figlio di Dio, pietà di me.
Dammi
la tua grazia, assolvitore di tutti i debiti, Gesù, e accogli me pentito così
come accogliesti Pietro che ti aveva rinnegato, richiama me intorpidito così
come un tempo chia-masti Paolo che ti perseguitava: ascolta la mia voce che ti
invoca: Alleluia.
Cantando
la tua incarnazione tutti ti glorifichiamo e con Tom-maso crediamo che tu sei
il Signore e Dio, che siedi accanto al Padre e verrai a giudicare i vivi e i
morti: allora fai dunque degno di stare alla tua destra me, che ti invoco
dicendo: Gesù, Re eterno, pietà di me:
Gesù,
aromatico fiore, profumami tutto.
Gesù,
amato tepore, riscaldami:
Gesù,
tempio eterno, riparami.
Gesù,
abito luminoso, adornami:
Gesù,
perla genuina, fammi risplendere.
Gesù,
pietra preziosa, fammi brillare:
Gesù,
sole di giustizia, illuminami.
Gesù,
luce santa, rischiarami:
Gesù,
proteggimi dai malanni dell'anima e del corpo.
Gesù,
sottraimi dalle grinfie del nemico:
Gesù,
liberami dal fuoco inestinguibile e dagli altri eterni tormenti.
Gesù,
Figlio di Dio, pietà di me.
Dolcissimo
e generosissimo Gesù. Accetta ora questa nostra piccola preghiera, così come
accettasti i due spiccioli dalla vedova, proteggi i tuoi figli dai nemici
visibili e invisibili, dalle invasioni straniere, dalle malattie, dalla fame, da
ogni disgrazia e dalle ferite mortali, libera dai tormenti futuri quanti
implorano: Alleluia.
(Questo
Kontakio si ripete tre volte, così come l'Ikos 1: Crea-tore degli Angeli. . .,
e il
Kontakio
1: Condottiero ardito ... )
O
Sovrano Signore, Gesù Cristo, Dio mio, poiché per il tuo indicibile amore
all'uomo assumesti al termine dei secoli un corpo umano dalla semprevergine
Maria, io, tuo servo, canto la tua salvifica provvidenza, o Sovrano: inneggio a
te, poiché per te ho conosciuto il Padre: benedico te, poiché per te il Santo
Spirito è venuto nel mondo: mi prostro alla tua puris-sima Madre terrena, che
ha servito all'adempiersi di un così tremendo mistero: lodo le tue Schiere
angeliche che esaltano e servono la tua magnificenza: venero Giovanni il
Precursore che ti battezzò, Signore: onoro i Profeti che ti preannunciarono,
glorifico i tuoi santi Apostoli: esalto i Martiri, decanto i tuoi Sacerdoti: mi
inchino ai tuoi Santi, festeggio i tuoi Giusti. Questo molteplice e indicibile
coro divino io, servo tuo, lo presento in preghiera a te, Dio generosissimo, e
per tanti me-riti chiedo perdono delle mie mancanze: concedimelo per l'in-tercessione
di tutti i tuoi Santi e specialmente per la'tua gene-rosità, poiché tu sei
benedetto nei secoli. Amen.
(Traduzione
di L. Paleari)